Qualcosa in più su Alessandro Cuoghi.
Questa biografia è rivolta a chi vuole fare il grafico.
Ciao, mi chiamo come il titolo di questa pagina meno “Qualcosa in più su”, nato e cresciuto tra la nebbia Modenese in Emilia Romagna.
Aggiornamento pagina Giugno 2018.
Anno 2017/2018 lavoro e vivo a Palma de Mallorca o forse non più, forse faccio avanti e indietro, ma poco importa.
Perchè ho creato questa pagina autobiografica?
Semplicemente per comunicare con te e farti sapere chi sono e qual’ è stato il mio percorso per diventare un Grafico e sviluppatore Front End.
Scriverò di getto, quindi non mi farò tante pippe menatali su come strutturare questa pagina.
In poche parole ho iniziato da piccolo a usare il computer. Mio padre mi regalò un Commodore 64, molti di voi non sapranno nemmeno cos’è, ma per me era il gioco più interessante della mia giovinezza. Tutto iniziò li, mi domandavo come facevano a fare muovere quella roba sullo schermo, intendo i video-giochini, impazzivo a vedere come quando muovevo il Joypad si muoveva l’omino nello schermo, che poi era fatto a pixel belli evidenti, bello, bellissimo, affascinante, ma alla fine preferivo andare a girare in skateboard, ero troppo giovane e poco nerd per mettermi a programmare a 14 anni. A quella età esistevano i parchi per giocare con la palla e il motorino Bravo.
Oggi tutto questo non esiste più.
A 18 anni avevo già un Pentium o una roba del genere non ricordo più,non sono mai stato troppo interessato al hardware di un computer, passavo le ore tra Photoshop, Flash, Skateboard.
Ovviamente non esisteva nessun corso online e i manuali erano pochi, quindi ti passava anche un pò la voglia in certi casi, quando passi ore a fare esperimenti di tutti i tipi per ottenere risultati poco concreti, vedi come vai a fare qualche Rails con lo Skateboard. (Il rails e quel tubo dove ci salti sopra e in gergo si dice lo slaidi). E nemmeno farlo apposta sono finito a lavorare in un ambiente che si chiama Ruby on Rails…ah ha i casi della vita..
Al tempo lavoravo come elettricista, considera che ho iniziato a lavorare a 14 anni, la scuola non si integrava molto con il mio concetto di vita, quindi mio padre mi disse o a studiare o a lavorare.
Mi piaceva, era un lavoro come un’altro in realtà, cosa vuoi sapere a 18 anni??
Personalmente il trapano alle 8.20 di mattina mi infastidisce, anche le grida da cantiere, un pò come quelli che passano l’aspirapolvere di domenica alle 8 di mattina!
Prendevo giorni di ferie per studiare i programmi che mi interessavano, ricordo mia madre che me la “menava” perchè passavo molte ore lì davanti “al computer” e mi chiedeva cosa facessi..
..vaglielo a spiegare…
poi non è che mi alzassi con tutta questa voglia quindi mi mettevo pure in malattia da bravo sgamone Italiano..
Cambiavo lavoro continuamente, feci di tutto, magazziniere, imbianchino, commesso, qualsiasi cosa per portare il solito cash a casa, ricordo che addirittura, per un mese contavo quante auto parcheggiavano in una determinata parte di Modena, ecco li dovevo andare al lavoro alle 6 di mattina e restavo fino alle 9. Sinceramente facevo più fatica alzarmi dal letto e andare in bici fino al posto di lavoro che contare le auto. Chissà cosa contavo poi alle 6 di mattina…avrò dato sicuramente dati sballati al comune…
Mi resi conto che lavorare 8 ore al giorno in qualcosa che non mi interessava era un bella perdita di tempo, non trovavo il tempo di imparare quello che veramente volevo, e per di più in quel periodo stavo imparando a suonare la chitarra.
Mi domandavo, ma come si fa a fare la vita che uno vuole ??.
Volevo imparare entrambi ma come al solito, per colpa del “lavoro che non volevo” non riuscivo a proseguire con tutte le cose che volevo imparare.
Mi arresi…
Dopo poco mollai tutto, non ci vedevo bene diciamo, non capivo quello che facevo, ne avevo le palle piene di tutto, ero un ribelle già incazzato con la società e con il mondo intero, il perché era semplice, non potevo fare quello che volevo realmente e forse nemmeno sapevo cosa volessi.
Per peggiorare la mia situazione, decisi di prendere un biglietto per andare a Londra senza sapere nemmeno come si dicesse Hi…sono solo due lettere mio dio…
Arrivai in questa fantomatica Londra dove ne parlavano tutti molto bene, così bene che rimasi vari mesi per poi telare via…
Devo essere uno dei pochi a cui non piace Londra, cioè è bella ma dopo un pò stanca. almeno a me.
Imparai quelle poche robe che mi servivano per sopravvivere con la lingua ma poi andai in Olanda, per poi finire a Malaga, dove trovai il caldo e finalmente il destino di cui avevo bisogno in quel momento.
Rimasi un anno. Nel frattempo girai un po la Spagna e inevitabilmente i soldi finivano.
Ero finito da voler fare il grafico a lavare i piatti in un ristorante con scarafaggi inclusi, ma non era proprio quello che che volevo per me.
Mollai tutto e ritornai in Italia
Pochi giorni dopo il mio rientro incontrai un amico che mi chiese un aiuto con Flash, lo aiutai, e da lì entrai in un nuovo mondo, il mondo dell’imprenditoria.
Apriamo un’azienda insieme
Fa figo dire apro un’azienda con dipendenti e tutta la baracca, ma in realtà per me fu solo un’esperienza di 7 anni che fortunatamente è terminata.
Nel senso è una esperienza che auguro a tutti quelli che amano il mondo imprenditoriale.
Sinceramente la nostra azienda andava parecchio bene, l’anno della famosa crisi fu una delle poche aziende che chiuse in positivo alla fine dell’anno, quanto meno a Modena.
Ma sai com’è qui in Italia, la burocrazia è talmente complessa che ti fanno passare la voglia..
Non mi pare normale che ragazzi giovani che danno gas ogni giorno, che si svegliano per creare denaro e creano lavoro alimentando altre persone e fanno girare l’economia siano messi alle strette dalla stessa Nazione! Bo..
Decisi di cambiare strategia, riparto
Avevo bisogno di input nuovi, tanto il mondo non lo avrei cambiato certo io, quindi dopo aver chiuso tutta l’impresa me ne andai a Barcellona, ma con me e venuta anche la cara Equitalia, e si perché oltre tutto ho dovuto pure pagare l’ iva di quei clienti che non hanno mai pagato, ma che lo stato a voluto da me…così sembra… NO COMMENT!
Dopo un paio di mesi non sapevo che fare, quindi nel dubbio ho preso un biglietto per andare alle Canarie a riflettere, cosa che avevo smesso di fare da anni.
Oggi l’importante e svegliarsi all 7 andare al lavoro a fare i soldi.
Soldi che ti servono per la benzina per andare al lavoro… per poi tornare alle 7 di sera a casa e prepararti la cena “ovviamente senza energie perché le hai regalate tutte al posto di lavoro in cui vai la mattina e che non ti piace” per poi mangiare e morire sul divano.. 🙂
Oppure puoi decidere di regalarli al primo bar o MerdDonals che trovi per strada e mangiarti una roba al volo per poi avere il famosissimo tempo di cui hai bisogno.
Restai un anno a imparare a fare quello che mi piaceva di più, che in quel momento era saper programmare e studiare marketing.
Ovviamente nel frattempo facevo attività sportiva e mi godevo un po l’isola per quel che potevo, perché non é che navigassi nell’oro tanto per cambiare..
Ri-perdita
Dopo un anno presi un nuovo biglietto e tornai a Barcellona, avevo la possibilità di lavorare come sviluppatore web, mi ero preparato durante questi anni e volevo buttarmi dentro.
Andai e feci il colloquio con altre 40 persone, mi dissi, vabbè posso già andare a casa, c’erano ingegneri di ogni tipo, e io avevo solo la 3 media per di più dovevo attendere una settimana per l’esito.
Ero già stressato.
Non avevo calcolato che venivo da un isola e stare a Barcellona mi dava un pò da fare, tante cose, mille persone intorno, correre con ritmi frenetici. Dissi se torno nel giro del lavoro, non avrò nuovamente il tempo per imparare cose sempre nuove..che è quella la figata per me nella vita non è avere il contratto a tempo indeterminato con i classici 1600 euro al mese…
L’unica cosa che vedo in questo è la pura MORTE.
Bipolarismo allo stato puro
Trovai un biglietto per Minorca in sconto, non ci pensai più di un secondo, dopo due giorni ero a Ciutadella.
Qualche giorno dopo ricevo la chiamata da Barcellona:
Alessandro volevamo dirti che sei uno dei possibili candidati.
Azz, li avviso che sono a Minorca e che non avrei mai pensato che sarei arrivato tra i primi candidati, ma loro cercavano un Front End e tutti gli altri erano Back End, ecco perché ero uno dei candidati..
Mi chiedono di terminare il test per entrare in questa azienda che all’epoca sviluppava la parte web per una sezione di Ebay. Niente, è più forte di me e rifiuto, credo sia stato il mio primo rifiuto davanti a uno stipendio da far gola a tanti in un posto dove avrei imparato tantissimo..
Restai quasi un anno intero, mi ero rotto del computer, tutte quelle ore, ero SATURATO più che altro, in realtà il computer mi interessava ancora ma sbagliavo i tempi in cui dovevo compiere le azioni, forse era meglio se andavo a lavorare a Barcellona ma psicologicamente non ero preparato, e so benissimo che non è una passeggiata lavorare in quel settore.
Non si trovava un lavoro manco a pagarlo a Minorca, ed ero a corto di money!
Ero diventato il nuovo Spammmer dell’isola, spedivo curriculum ma i risultati erano nulli.
Poi dopo qualche mese, ricevo una chiamata proprio mentre stavo facendo il giro dell’isola in bicicletta con mio cugino che era venuto in ferie, figuriamoci ho detto, in tutto il tempo che sono in ferie forzata ovvero a non fare nulla nessuno mi considerava, ora che sono in ferie mi chiamano a lavorare..
Chi era?
Era il centro Diving.
Mi era venuto il pallino di fare l’istruttore di sub, avevo già un brevetto di Open Water preso in Italia al tempo, quindi decisi di cercare lavoro in questo ambito.
Il centro mi dice che posso lavorare per loro solo perché ero in grado di farmi capire in Italiano, Spagnolo e Inglese e Napoletano 🙂 e sapevo usare il computer, non certo perché avevo la base delle basi dei brevetti..
Chiarisco immediatamente il discorso informatica.
Gli spiego molto chiaramente che se vuole un lavoro dove devo toccare una tastiera, il misero stipendio che ricevo da marinaio e mezzo-mozzo non basta.Non regalerò le mie capacità a €3.20 a ora che è quello che percepivo… Vuoi sapere delle cose di informatica?
Mi paghi per quello che so ..
Finisco il colloquio, e finisce che prendo una cifra miserabile, ma a cambio mi rilasciano i brevetti dei vari corsi che farò per diventare istruttore di sub e non toccherò nemmeno un tasto del suo computer. Affare fatto…
” Istruttore non lo sono mai diventato ovviamente..”
Dopo 3 mesi mi era passata la voglia.
Alle 7 di mattina mi trovavo a scendere delle scalinate per portare le bombole ai turisti, alle 19 di sera ero ridotto uno straccio.
È stato tutto molto bello, ho anche vari brevetti sia PADI che SSI, l’esperienza mi ha insegnato molto ma poi ho pensato che forse sono più predisposto per il computer e con i soldi che guadagno con il mestiere che mi piace, vado a fare le immersioni..
Si riparte
Zero cash in tasca. Prendo il primo traghetto che trovo e finisco a Palma de Mallorca, era poi il posto più vicino e meno costoso..unica soluzione..
Condivido la casa con della gente.
Mi chiedono cosa faccio li, e gli dico che cerco lavoro.
Mi presentano un piano lavorativo drammatico che mi manda in depressione.
Parlano 5 lingue e cercano lavoro da 5 mesi.
Penso e ripenso, e alla fine mi dico, ci provo non ho altra scelta…
Esco alle 16 e alle 21 di avevo già un lavoro, iniziai come Barman, grazie a una delle mie 1000 esperienze passate…
I coinquilini non mi credono, ma la realtà è ben differente perché il giorno dopo ero già al bar.
Lavoravo 4 ore al giorno, e il resto de tempo lo dedicavo ai miei studi e facevo qualche lavoro con il computer.
Dopo 3 mesi al bar conosco un personaggio che sembra compatibile con me.
In meno di un anno montiamo un team di 2 ingegneri e un disegnatore grafico che sarei io e iniziamo a creare App.
Durante questi anni ho imparato molto per quanto riguarda il web, non sono certo il guru, ma ho potuto lavorare con Startup, partecipare alla Hackaton di Madrid, lavorare con personaggi veramente PRO, e cosi cerco di migliorarmi ogni giorno.
In tutti i modi al momento sono Co-founder di Rock&Ror team di sviluppo web in Ruby on Rails, applicazioni in Ionic, “base Spagna” e collaboro in altri progetti qui in Italia e in più cerco di portare avanti i miei piccoli business.
Come dicevo ho creato anche progetti online e offline, tra questi anche corsi di grafica che nasce nel 2012 un po’ come compagno di viaggio, ma anche come blog per raccontare ciò che faccio ed aiutare chi vuole inserirsi in questo mondo della grafica ed applicare sperimentando da casa propria, “ma la realtà è che non ho tutto questo tempo da dedicare al blog, ma un giorno ci sarà la rimonta” 🙂
Ora come sto messo?
Attualmente mi dedico allo sviluppo web e affino le mie tecniche di marketing “per imparare ancora ..ancora e ancora…”. Ho delle idee ma metterle in pratica è veramente difficile almeno per me.
Conclusione
Questo è un piccolo riassunto di come sono arrivato dove sono, ognuno ha la propria vita e le la gioca come vuole, probabilmente io ho collezionato una serie di errori e fallimenti, ma questo è quello che mi sono AUTO-CREATO.
Se tu vuoi fare il grafico puoi decidere di lavorare in un’azienda e fine dello spettacolo, ti può andare bene e conoscere persone che ti insegnano, prendere il tuo bello stipendio e fine.
Oppure puoi fare come ho fatto io, metterti in terreni che non conosci, sbatterti il doppio di quello che fa una persona normale, prenderti rischi che non sai dove ti porteranno, responsabilizzarti delle tue entrate economiche diventando imprenditore di te stesso e guadagnare un mese 0 euro e quello dopo 5000 dipendendo solo dalle tue capacità.
O fare il funzionario..che già sai…
Sono scelte, sono caratteri, sono sfide e obiettivi che ognuno di noi si crea, ma sappi che nessuno ti regala niente, sappi che questo mestiere è difficile perché devi sapere tante cose in realtà, non solo usare i programmi di grafica.
Fare in realtà ciò che ti pare è difficile! O almeno per me.
Ma per ottenere le cose bisogna darci del GAS Every Day, seminare per raccogliere più avanti.
Pro e contro di fare come ho fatto io
Dopo questa conclusione vorrei solo dirti quali sono secondo me i PRO e i CONTRO delle mie scelte..
PRO:
1. Mi sveglio bene o male quando voglio ma di base alle 8.30.
2. Scelgo i lavori che voglio fare e non dico di si a tutti.
3. Non sono lo schiavo dei clienti o ci provo, sono un professionista e se non abbiamo la stessa visione per seguire il progetto… arrivederci..
4. Lavoro in remoto da dove voglio, non sempre però.
5. Decido quanti soldi farmi dare per i miei servizi (per chiarire i clienti non sono tutti uguali, i clienti RESCA, quelli che credono di sapere loro il preventivo di un lavoro li lascio alle super aziende 360 gradi che passano le loro settimane a discutere su 500 euro, vuoi lo sconto di 500 euro? Ma sei fuori? Ma che siamo al mercato?
Ti dico che costa 5000 e inutile che mi dici che tuo cugino te lo fa per 500…VAI DA TUO CUGGI..lo farei anche io 🙂
6. Vado in vacanza quando mi va – ovvero mai :-). Perché la realtà è ben differente
CONTRO:
1. Devi avere la partita iva e quindi le spese le devi pagare anche quando non fatturi.
2. Devo trovare i clienti o aziende che mi passano progetti e come detto non tutti vanno bene.
3. Quando sto male o mi faccio male nessuno mi paga.
4. Devo guadagnare al mese di più per mettermi da parte i soldi delle vacanze – allucinazione..
5. La pensione – Altra allucinazione ma di Hokuto.
6. Quando vanno storte le cose ti devi arrangiare.
7. Anche se lavoro in Team in remoto nell’ambiente intorno a me sono solo..
9. Devo studiare ogni giorno per stare al passo ed essere sempre aggiornato o faccio il possibile.
(in realtà non so se è un contro questo, per alcuni studiare ogni giorno è una fatica, per altri è uno stimolo.)
Infine che cos’ è Corsi di grafica?
Corsi di grafica è il blog in Italiano sulla grafica digitale, il mio angolo di web dove “cerco” di arricchire il blog “mensilmente – non e vero” con articoli pratici per tutti da applicare e sperimentare da casa propria.
Se la grafica ti piace e ti incuriosisce puoi trovare nel blog “esercizi di Photoshop“, “esercizi di Illustrator” ,” Indesign“, “risorse per grafici“, “libri di grafica“, “gadget sfiziosi per grafici” e di tanto in tanto qualche citazione motivazionale per caricarci quando ci infossiamo.
Finito, lasciami un messaggino..
I C…i miei te li ho raccontati, 🙂 ,
Se ti va, puoi comunicare le tue sensazioni, o se hai domande puoi scrivermi qui sotto, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi o come pensi tu di affrontare questo percorso, o magari hai avuto una vita simile alla mia e ti rispecchi..
Personalmente sono contento delle mie scelte, dei miei errori, dello stress che orami non mi fa nemmeno più effetto, ho mangiato così tanta m…a per i miei gusti che non mi toccano nemmeno più certi argomenti, e non sono diventato Il GURU Grafico dell’anno ma almeno faccio quello che mi piace.
Aggiungi un commento cosi non sembra che mi sono scritto questa biografia solo per me.
In fin dei conti ho investito del tempo e secondo me a qualcosa ti è servito.
Ma come a cosa?
A decidere di non fare il grafico ha ha ha…
Vai ora scrivimi qualcosa che mi faccia ridere o sei un funzionario. 🙂
grazie per i corsi
complimenti
Grazie…ciao